La Pmi dei servizi segreti
“Siamo gli stilisti delle radio frequenze”. Al perché Filippo Perrucchetti definisce così Italiana Ponti Radio, azienda di cui è Direttore Generale, ci arriveremo dopo, nel corso di questo racconto di impresa. Ma l’incipit fornisce al lettore già una prima spiegazione di come una piccola azienda di Varese di 20 addetti sia arrivata a fornire al G7 di Taormina, che si è tenuto il 26 e 27 maggio, i sistemi per la trasmissione in diretta a terra delle immagini riprese dagli elicotteri di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza che hanno sorvegliato dall’alto sulla sicurezza dei grandi della terra.
La nostra forza è quella di poter rispondere in maniera flessibile alle varie esigenze del cliente, ideando sistemi di trasmissioni di immagini e di informazioni su misura.
La varesina Italiana Ponti Radio ha lavorato anche alla sicurezza della visita di Papa Francesco a Milano.
È, infatti, grazie alla tecnologia di Italiana Ponti Radio che le telecamere montate sugli elicotteri delle forze dell’ordine in servizio per il G7 hanno potuto inviare in tempo reale i video di ciò che stavano inquadrando alle centrali operative fisse e mobili a terra. Per l’impresa varesina non è stata la prima volta. I sistemi di invio dati a vantaggio della sicurezza dei grandi eventi è ormai pane quotidiano. Stessa commessa era stata acquisita in occasione della visita a Milano di Papa Francesco. E poi ancora il tristemente famoso G8 di Genova, la sorveglianza dei cantieri della Tav, il Giro d’Italia, quando a trasmetterlo fu Mediaset. “Eravamo presenti anche al G8 dell’Aquila, fu un’impresa titanica quella. Ormai avevamo quasi installato tutti i nostri sistemi in Sardegna, dove avrebbe dovuto tenersi il Summit, quando arrivò la notizia che tutto sarebbe stato spostato in Abruzzo”, ricorda la Marketing & Quality Manager Sabrina Salomone, figlia di Antonio, fondatore e, ancora oggi, Presidente della società.
La nuova sfida dell’azienda è quella di essere presente nei principali progetti internazionali di sviluppo dei droni e dei loro sistemi di trasmissione dati
Elicotteri ma non solo. Italiana Ponti Radio è in grado di collegare piccole telecamere nascoste sugli zaini delle forze dell’ordine ai furgoni mobili, tanto per fare un altro esempio di come la tecnologia made in Varese possa essere utile alle attività di pubblica sicurezza.
Fino alla nuova frontiera dei droni. “Qui la sfida tecnologica è ancora maggiore”, racconta Perrucchetti: “Sì perché mentre nelle operazioni di pattugliamento elicotteristico la trasmissione è unidirezionale, in caso dei droni deve essere bidirezionale: occorre trasmettere le immagini video dalla telecamera dei velivolo a terra per permettere ai piloti di avere gli occhi su ciò che accade in volo, ma allo stesso tempo bisogna essere in grado di trasmettere i comandi dei piloti al velivolo”. Detta così sembra semplice, ma dietro ci sono tutta una serie di studi, certificazioni, ricerche e progetti che permettono oggi a Italiana Ponti Radio di essere presente nei principali progetti internazionali di sviluppo di questo tipo di volo senza pilota. O, per essere precisi, con pilota a terra.
Fin qui, però, stiamo raccontando solo una parte delle attività dell’azienda varesina. Sì perché tra gli ambiti di applicazione dei sistemi della Italiana Ponti Radio c’è anche quella più strettamente legata alle operazioni e alle attività di intelligence. Pensate al nome di un servizio segreto di uno dei principali Governi del pianeta e probabilmente azzeccherete quello di un cliente che si è servito o si sta servendo della tecnologia dell’impresa di Varese.
“I nomi non li possiamo fare – spiega Sabrina Salomone – ma sono facilmente intuibili”.Tra i clienti di Italiana Ponti Radio ci sono i principali servizi di intelligence al mondo.
A questo punto l’articolo dovrebbe dare conto dei trend di crescita dell’azienda. Uno su tutti: l’andamento del fatturato. “Ma per noi non ha senso ragionare in questi termini”: è così che Sabrina Salomone spiazza ancora il cronista. “In realtà a noi poco importa l’osservazione delle variazioni da mese a mese o da anno ad anno. È nella capacità di acquisire commesse nel lungo periodo che si misura la nostra attività”. Fatta molto di studio, ricerca e sviluppo. E qui arriviamo alla spiegazione del perché un’azienda di 20 dipendenti, più 10 collaboratori esterni, sia arrivata a curare la sicurezza dei più importanti eventi internazionali svoltisi negli ultimi anni in Italia, fino a piazzare commesse nei principali servizi di intelligence dei Paesi occidentali. “Perché siamo tra i pochi al mondo a saper fare dei vestiti su misura per i nostri clienti”, spiega Perrucchetti. Degli stilisti delle comunicazioni, dunque. Ovviamente criptate e inattaccabili.
La parola d’ordine è flessibilità: “A fare il nostro lavoro saranno al massimo una decina di aziende nel mondo. La maggior parte dei nostri concorrenti americani, inglesi e israeliani, però, sono dei colossi. E in quanto tali offrono soluzioni standardizzate”. O così o così. Nessuna personalizzazione del prodotto. “Noi invece – continua Perrucchetti – proprio perché siamo piccoli riusciamo a essere dinamici e ad adattarci alle singole esigenze e richieste. Anche le più disparate. E il fatto di essere tra i pochi al mondo a riuscire in questo intento ci permette di avere anche alti margini sui singoli ordini”. Ed è anche per questo che Italiana Ponti Radio piccola è e piccola vuole rimanere: “Crescere dimensionalmente vorrebbe dire dover standardizzare alcuni nostri prodotti e soluzioni. E questo non lo vogliamo, perderemmo il nostro più grande valore aggiunto. Per questo preferiamo rimanere un piccolo ufficio studi stra-specializzato”.
E pensare che tutto nasce dalla passione del fondatore Antonio Salomone per la radio. C’era lui tra quel pool di ragazzi che diede vita negli anni Ottanta a Radio Varese, quella delle tre sciemmette, tanto per intenderci. Da quell’esperienza nacque nel 1984 Italiana Ponti Radio, un nome che aveva in sé la descrizione stessa del core business: quello di creare, appunto, ponti radio per la diffusione delle trasmissioni delle nascenti tv commerciali. In Italia, Sud America, Grecia, Spagna. Il mercato con gli anni si saturò. Poi i primi contatti con l’Arma dei Carabinieri. Fino ai giorni nostri. Con la trasformazione dell’impresa nella boutique dei principali reparti di intelligence del pianeta.
Fonte [varesefocus.it]